La tecnica a tirette può essere utilizzata per insidiare tutti i predatori che si nutrono presso il fondo, in questo caso descrivo la pesca del lucioperca essendo una delle specie più interessate a questa tecnica.

 

Pesca a tirette del lucioperca

La tecnica che uso per pescare il lucioperca dalla barca, è la cosiddetta pesca a "tirette", è molto semplice ma se è usata in certe condizioni risulta assai redditizia e divertente. La cosa più importante secondo me è la canna, questa, deve avere delle qualità particolari simili alle canne che si usano per la pesca a fondo con il pasturatore (canna da ledgering). Innanzi tutto deve essere ad innesti, con la parte d'impugnatura in sughero con portamulinello del tipo a ghiera scorrevole, in modo da poter bilanciare la canna alla perfezione, onde evitare di sentirla troppo pesante o leggera in punta a secondo del piombo che andremo ad utilizzare, poi deve avere un'azione media, in modo che ci permetta di lanciare piombi leggeri e di poter contrastare anche le prede più tenaci con diametri di filo ridotti ed in fine il cimino deve essere sensibile e morbido, per segnalare le mangiate più difficili e per vincere anche la diffidenza degli esemplari più scaltri. La lenza è costituita da un piombo scorrevole tipo "tourpille" di peso variabile dagli 8 ai 15 gr. montato sul filo del mulinello, che sarà dello 0.20 / 0.22 di diametro, poi s'infila un tubetto ammortizzatore lungo circa 5/6 mm., quindi si lega una girella, meglio se del tipo triplo alla quale legheremo anche il finale costituito da un pezzo di filo lungo circa 80 cm. dello 0.18 / 0.20 di diametro (nel caso del lucioperca) con un amo di misura variabile dal n° 7 al n° 4  (in base alle dimensioni dell'esca), sul quale innescheremo un pesce vivo (alborella, triotto, vairone ecc…).

Come si svolge l'azione di pesca?

Trovata la zona frequentata dai predatori (di solito stazionano sotto i branchi d'alborelle e minutaglia varia opuure sono adagiati sulle scalinature delle gronde), si ancora la barca e si lancia verso riva, strisciando molto lentamente sulla gronda. La mangiata del lucioperca a volte è decisa, ma spesso è solo una toccatina leggerissima, ( forse è più l'agitazione dell'esca che si vede avvicinare il predatore che neanche la mangiata stessa ) e in questo caso entra in gioco il cimino morbido e sensibile con il quale, se il predatore decide di abboccare con più decisione , non verrà messo in allarme, al contrario se la canna o il cimino sono rigidi, come sente un minimo di trazione molla tutto. Quando percepiamo l'abboccata, bisogna subito dare filo aprendo l'archetto del mulinello, lasciandolo andare per qualche metro, dopodichè ferriamo con decisione e incominciamo il recupero che, con l'attrezzatura descritta se il pesce è tosto sarà una bella sfida dal punto di vista sportivo.
Con questo sistema di pesca si possono contrastare bene pesci che arrivano anche a 7 / 8 kg. di peso, certo che se supponete ve ne siano di più grossi, per essere sicuri della loro cattura dovrete passare ad attrezzatura più idonea.

Nelle immagini qui sotto si vedono lo schema della lenza e il particolare dell'azione del vettino della canna.