Trota fario

Salmo trutta o Salmo fario

Fam. Salmonidi

La trota fario presenta un corpo affusolato ed allungato, la bocca grande armata di piccolissimi ma afflilati denti, le scaglie molto piccole, che al tatto la rendono quasi viscida. Come tutti gli appartenenti alla famiglia dei salmonidi, ha una seconda piccola pinna dorsale situata
posteriormente alla prima e caratterizzata dal non avere raggi ossei di sostegno, questa si chiama pinna adiposa. La colorazione e le dimensioni possono essere variabili, anche in relazione all'ambiente in cui vive, in genere presenta dorso scuro e fianchi argentei, con un numero variabile di macchie rosse e macchie nere sparse per il corpo. Le pinne ventrali, le pettorali e l'anale sono giallastre, la caudale è più scura lungo il margine. Il suo habitat è caratterizzato dalle acque correnti e ben ossigenate dei torrenti alpini, ma la si può trovare un po' ovunque, dai fiumi ai laghi, l'importante che l'acqua sia ossigenata e piuttosto fredda. La sua taglia media nei torrenti è di circa 25/30 cm. con punte massime di 40 cm., mentre nei grandi fiumi e soprattutto nei laghi può raggiungere anche i 60/70 cm. per un peso di 3 - 4 kg..
La sua alimentazione comprende piccole larve d'insetti vari, lombrichi, piccoli crostacei e quando raggiunge una certa taglia si nutre in prevalenza di piccoli pesci. La pesca della trota si effettua in tantissimi modi, sul torrente si usano delle tecniche apposite, (troverete informazioni a questo sito "PESCA DELLA TROTA IN TORRENTE"), mentre sui fiumi e sui laghi la si può insidiare con la tecnica dello spinning, con la mosca artificiale e con esche vive, nonché dalla barca pescando a traina con la canna o con la molagna.

Nei mesi caldi staziona in acque profonde dove la temperatura è più fresca, e qui per poterla pescare entra in gioco la molagna, facendo però la sua comparsa anche nel mezzo dei banchi di minutaglia dove si spinge per cacciare, potendola così insidiare a spinning o innescando piccoli pesciolini vivi (alborelle) con lenza munita di galleggiante. Durante il periodo invernale invece, essendo l'acqua fredda anche in superficie, viene pescata con la cavedanera a galla oppure praticando la traina con dei piccoli ondulanti o pesciolini vivi, da riva è facile catturala anche a spinning pescando sempre nei primi metri superficiali di acqua.

Normative lago di Como:
Periodo di divieto: dal 1 Dicembre al 15 Gennaio
Misura minima cm. 30
Limite giornaliero sei capi (compresi eventuali Lavarelli, Bondelle, Salmerini e Temoli).
Per informazioni dettagliate: http://www.provincia.como.i

Trota iridea

Salmo gairdneri

Fam. Salmonidi

La trota iridea presenta un corpo più slanciato e compresso sui fianchi, la bocca più piccola rispetto alla "fario", armata di piccolissimi ma afflilati denti, le scaglie piccole, che al tatto la rendono quasi viscida. Come tutti gli appartenenti alla famiglia dei salmonidi, ha una seconda piccola pinna dorsale situata posteriormente alla prima e caratterizzata dal non avere raggi ossei di sostegno, questa si chiama pinna adiposa. La colorazione e le dimensioni possono essere variabili, anche in relazione all'ambiente in cui vive, in genere presenta il dorso scuro, da verde a brunastro, disseminato di piccole macchie che si estendono anche sul capo, sulla pinna dorsale, sull'adiposa e sulla caudale, interessando anche, più o meno completamente i fianchi, questi si fanno gradatamente più chiari dall'alto verso il basso, sfumando infine nel bianco argentato del ventre. Lungo i fianchi corre una fascia rosso-rosea più o meno intensa, che interessa anche gli opercoli, tale fascia si fa particolarmente evidente durante il periodo riproduttivo. Il suo habitat è caratterizzato dalle acque correnti e ben ossigenate dei torrenti alpini, ma la si può trovare un po' ovunque, dai fiumi ai laghi, l'importante che l'acqua sia ossigenata e piuttosto fredda. La sua taglia media nei torrenti è di circa 25/30 cm. con punte massime di 40 cm., mentre nei grandi fiumi e soprattutto nei laghi può raggiungere anche i 60/70 cm. per un peso di 3 - 4 kg..
La sua alimentazione comprende piccole larve d'insetti vari, lombrichi, piccoli crostacei e quando raggiunge una certa taglia si nutre in prevalenza di piccoli pesci. La pesca della trota si effettua in tantissimi modi, sul torrente si usano delle tecniche apposite, (troverete informazioni a questo sito "PESCA DELLA TROTA IN TORRENTE"), mentre sui fiumi e sui laghi la si può insidiare con la tecnica dello spinning, con la mosca artificiale e con esche vive, nonché dalla barca pescando a traina con la canna o con la molagna.

Nei mesi caldi staziona in acque profonde dove la temperatura è più fresca, e qui per poterla pescare entra in gioco la molagna, facendo però la sua comparsa anche nel mezzo dei banchi di minutaglia dove si spinge per cacciare, potendola così insidiare a spinning o innescando piccoli pesciolini vivi (alborelle) con lenza munita di galleggiante. Durante il periodo invernale invece, essendo l'acqua fredda anche in superficie, viene pescata con la cavedanera a galla oppure praticando la traina con dei piccoli ondulanti o pesciolini vivi, da riva è facile catturala anche a spinning pescando sempre nei primi metri superficiali di acqua.

Normative lago di Como:
Periodo di divieto: dal 1 Dicembre al 15 Gennaio
Misura minima cm. 30
Limite giornaliero sei capi (compresi eventuali Lavarelli, Bondelle, Salmerini e Temoli).
Per informazioni:  http://www.provincia.como.it

Trota lacustre

Salmo trutta lacustris

Fam. Salmonidi


La trota di lago, è il salmonide che raggiunge la massima dimensione nei nostri laghi. La sua struttura è simile alla fario, ha però un corpo più allungato, la testa molto sviluppata in proporzione al corpo, il muso é breve, e la bocca ampia con la mascella potente. In proporzione al corpo, gli occhi sono più grandi di quelli della fario, la coda è possente con il margine poco falcato. Il colore del dorso è di tinta variabile, ma la tonalità di base è grigiastra, con sfumature azzurre. Le parti basse hanno sempre riflessi argentei. Picchiettature o punteggiature nere a forma di "X" sono sparse sul dorso, sui fianchi e sulle pinne. Le squame sono disposte in file regolari, la linea mediana è ben visibile. Le pinne sono grigiastre, quella dorsale è annerita alla base. Di abitudini solitarie, è meno esigente delle altre trote in fatto d'ossigeno, predilige le coste verticali rocciose, cosparse d'anfratti e tane subacquee dove trova rifugio. Non si avvicina mai alla riva e difficilmente sale in superficie, staziona oltre i 50 metri di profondità nei laghi prealpini dell'Italia del Nord. La trota di lago è esclusivamente carnivora, il suo menù è generalmente composto da pesci come vaironi o alborelle ma anche gamberetti. La pesca di questi grossi pesci più che un'attività sportiva, è una vera e propria occupazione da professionisti. Dal punto di vista sportivo, sul lago di Como viene pescata con il sistema a traina da un'imbarcazione, nei mesi caldi staziona in acque profonde dove la temperatura è più fresca, e qui per poterla pescare entra in gioco la molagna, facendo però la sua comparsa anche nel mezzo dei banchi di minutaglia dove si spinge per cacciare, potendola così insidiare a spinning o innescando piccoli pesciolini vivi (alborelle) con lenza munita di galleggiante. Durante il periodo invernale invece, essendo l'acqua fredda anche in superficie, viene pescata con la cavedanera a galla oppure praticando la traina con dei piccoli ondulanti o pesciolini vivi, da riva è facile catturala anche a spinning pescando sempre nei primi metri superficiali di acqua.

Normative lago di Como:
Periodo di divieto: dal 1 Dicembre al 15 Gennaio
Misura minima cm. 30
Limite giornaliero sei capi (compresi eventuali Lavarelli, Bondelle, Salmerini e Temoli).
Per informazioni dettagliate:   http://www.provincia.como.it