Realizzazione dell'impugnatura di un cannino da coregone

Si sa, in commercio si trova di tutto, ma un po' per i costi a volte eccessivi per alcuni accessori e un po' per la passione di realizzare da me le cose, che ho imparato e mi sono adeguato alle varie necessità. Nell'articolo precedente ho spiegato come effettuare un riporto del vettino per un cannino da coregone, ora passiamo nel vero senso della parola a prendere la "situazione" per il manico, infatti è proprio di quest'ultimo che parlerò. In commercio vi sono impugnature già pronte per vari tipi di canne, oppure si trovano pratici cilindretti di sughero adeguatamente torniti e calibrati per essere infilati e incollati direttamente sulla canna, ma a volte i costi sono eccessivi per il servizio che detti accessori devono fornire, quindi qui sotto troverete una (secondo me la più pratica) delle varie soluzioni esistenti per realizzare da voi un'impugnatura per il vostro cannino da coregone.

Materiale occorrente:

Tappi in sughero agglomerato non paraffinati del diametro di circa 2,5 cm. il numero varia in base alla lunghezza dell'impugnatura generalmente 6 bastano per un totale di 24/27 cm di lunghezza;

Un tubolare di alluminio lungo circa 27/28 cm. di un millimetro circa di spessore con diametro interno come la base del vostro grezzo;

Una punta (vedi a lato) da trapano autocentrante (da legno) di diametro inferiore rispetto all'esterno del tubolare di alluminio di mezzo millimetro, (es.  tubo alluminio Ø int. 8 mm. ,Ø est. 10 mm., punta trapano Ø 9 mm.);

Un trapano normale e un trapano a colonna o un tornio per la foratura dei tappi;

Colla cianoacrilica ( Attak) e poliuretanica liquida;

Carta abrasiva n° 120 o 150;

 

Prendiamo i tappi e li foriamo per il lungo nel centro ( 1 ), (questa operazione è facilitata con il trapano a colonna, oppure chi ha un tornio non ha problemi), poi tagliamo il tubolare in alluminio 4 cm. abbondante rispetto alla misura che daranno la sequenza di tappi utilizzati (es. se utilizziamo 6 tappi lunghi 4,5 cm. l'impugnatura verrà lunga 27 cm. e noi tagliamo il tubolare d'alluminio di 31 cm.), quindi man mano infiliamo i tappi forati sul tubo con applicata la colla cianoacrilica, ( 2 ) (la colla conviene applicarla sul tubo solo per un tappo alla volta onde evitare d'incollarsi le mani e che secchi subito quando si infila il secondo tappo), e applichiamo la colla anche sulla testa del tappo per incollarli tra di loro,  fatta questa operazione abbiamo terminato l'impugnatura, ( 3 ) ora dobbiamo solo inserirla nel mandrino del trapano o sul tornio facendola girare per levigarla con la carta abrasiva ( 4 ), in seguito inseriremo il grezzo a cui abbiamo precedentemente riportato il vettino e inanellato.

 

Per rendere l'impugnatura più gradevole si possono inserire all'inizio e alla fine dei tappi più grossi di diametro, precedentemente torniti per dargli una forma ingrossata alla testa e alla fine dell'impugnatura, vedi qui sotto:

 

Fissaggio della canna all'impugnatura:

Come descritto in precedenza l'impugnatura è stata realizzata su un tubolare d'alluminio avente diametro interno identico alla base del grezzo della canna, quindi considerando d'infilare il grezzo per il fissaggio, all'interno del tubo per circa 6/7 cm. avremo il problema che la conicità della  grezzo farà oscillare il tutto. Per ovviare a questo inconveniente bisogna realizzare una legatura come quelle per gli anelli, in corrispondenza del punto più esterno di sporgenza della canna dall'impugnatura, vedi illustrazione qui sotto, in modo da compensare la differenza di diametro evitando che la canna oscilli o vibri, dopo con la colla poliuretanica si effettuerà l'incollaggio, stendendo la colla sulla parte terminale della canna fino alla legatura ed infilandola nel tubo dell'impugnatura, sarà la colla essiccandosi ed espandendosi che bloccherà il tutto, l'importante è di eseguire un perfetto allineamento dei pezzi per non avere la canna "gobba".