Scardola

Scardinius erythrophthalmus

Fam. Ciprinidi

La Scardola ha un corpo alto e compresso, con scaglie grandi. La bocca obliqua verso l'alto e priva di barbigli. La pinna dorsale è in posizione abbastanza arretrata ed in genere inizia posteriormente all'inserzione delle pinne ventrali. La colorazione è scura sul dorso, con fianchi e ventre argentei nei soggetti giovani, giallo oro in quelli più vecchi. Le pinne assumono tonalità rosse od aranciate in misura varia, in genere più accentuate negli esemplari piccoli. Le sue dimensioni raggiungono i 30 - 40 cm. arrivando a pesare anche più di 1 kg.. E' una specie onnivora, si ciba in prevalenza di residui organici, vegetali ed invertebrati (insetti, anellidi, crostacei), nel periodo invernale anche di piccoli pesci. E' specie che predilige le acque stagnanti o a corrente modesta, è presente prevalentemente nel tratto di pianura dei fiumi e nei laghi, privilegiando di solito le zone più ricche di vegetazione. Questa specie è gregaria e forma branchi anche molto numerosi, si sofferma generalmente fra la vegetazione acquatica in prossimità della superficie dell'acqua. La pesca della Scardola si effettua prevalentemente nella stagione calda nei pressi delle rive con vegetazione, utilizzando lenze con galleggiante e innescando bigattini, piccoli vermi oppure pane, e pasturando con piccole quantità delle stesse esche utilizzate.


Normative lago di Como:
Nessuna normativa a riguardo di questo pesce.
Per informazioni dettagliate : http://www.provincia.como.it